Nei primi anni del secolo scorso, Don Francesco Lopez y Royo, XIII Duca di Taurisano e Monteroni, nonno degli attuali proprietari, decise di trasformare un lembo del feudo di Monteroni in una aziendaagricola modello. Il luogo scelto si prestava all'uso per la posizione elevata sul territorio circostante, ben ventilato e, soprattutto, dotato di un pozzo di acqua freschissima e abbondante, scavato a mano per 50 metri nella falda carsica profonda. Nel lontano passato vi abitava un religioso eremita, il monacoSaetta, dal quale il luogo prese nome. Dagli edifici esistenti, la casa fu ampliata e trasformata nella VillaPadronale, la Cappella fu ricostruita e divenne chiesa-mausoleo dei parenti più vicini, furono costruite case coloniche ed edifici di servizio con sentieri e strade carrabili. Fu impiantata una rete idrica per l'irrigazione e, infine, costruita la Torre. La Torre ricopre l'antico pozzo e contiene il serbatoio e le macchine elettriche per l'attingimento e la distribuzione della rinomata "Acqua del Saetta". E siccome è proprio questa preziosa risorsa che ha reso possibile la vita e lo sviluppo di questa azienda agricola, la nuova iniziativa e attività agrituristica è stata intitolata "Torre Saetta".
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